Genitori separati o divorziati in viaggio con i figli: le regole da seguire

Genitori separati linee guida

Obblighi e diritti dei genitori separatati o divorziati che intendono viaggiare con il figlio minore.

Per i genitori che si separano, sia nel caso di matrimonio, unione matrimonale o convivenza di fatto, in presenza soprattutto di figli minori in affidamento condiviso od esclusivo, permane la necessità nell’interesse degli stessi, di comunicare tra di loro per il compimento di atti formali o per prendere decisioni rilevanti nel loro interesse.

Nel caso in cui si decida di viaggiare con i propri figli, in Italia o all’estero è necessario seguire alcune regole.

I documenti di viaggio dei minori con genitori separati o divorziati

Valgono, nel caso di specie, le stesse regole che si applicano ai minori che sono figli di genitori regolarmente sposati.
Per ottenere i documenti validi per l’espatrio (carta di identità, passaporto o dichiarazione di accompagnamento) è necessario avere l’accordo di entrambi i genitori.
Per il rilascio del passaporto dei figli minori e personale del genitore, anche se separato, divorziato o non più convivente, è necessario l’assenso anche dell’altro genitore.
Nel provvedimento del giudice, nelle condizioni relative alla regolamentazione dell’affidamento, può essere fatto esplicito riferimento agli obblighi o al diritto dei genitori di portare i figli in luoghi diversi da quello di domicilio.

Può ad esempio essere disposto il divieto per uno dei genitori di portare all’estero il minore, o di portarlo in certe località.

Possono anche essere indicati alcuni Paesi nei quali il minore può essere portato in assenza di previo assenso dell’altro genitore.
Diversamente, devono seguirsi le seguenti regole.

Nel caso in cui uno dei genitori sia contrario al rilascio dei documenti per l’espatrio per il minore

L’altro genitore può, se lo ritiene, chiedere l’intervento del Giudice Tutelare che, svolti gli opportuni accertamenti, emetterà un provvedimento di assenso al rilascio del passaporto o della carta d’identità valida per l’espatri,o sostitutivo del consenso del genitore che l’abbia rifiutato.
Il diniego del rilascio dei documenti validi per l’espatrio dev’essere supportato da fondate motivazioni (ad esempio nel caso in cui il genitore intenda trasferirsi stabilmente all’estero con il figlio, in tal modo interrompendo o rendendo più difficoltosi i diritti di visita del genitore che resta in Italia)

Comunicazioni tra genitori sui viaggi dei minori

Come per i genitori sposati, entrambi i genitori hanno il diritto di sapere dove sta il figlio e di raggiungerlo telefonicamente.
Nel caso in cui un genitore decida di organizzare un viaggio con il figlio, in linea generale dovrà comunicare all’altro genitore il luogo di destinazione ed un recapito telefonico al quale lo stesso possa raggiungere telefonicamente il figlio ( basta anche il proprio numero di cellulare).
Questo sia all’estero che in Italia, sia per un periodo breve che lungo.

Un genitore può impedire il viaggio del minore con l’altro genitore?

Normalmente il genitore che porta il figlio in viaggio ha diritto di farlo, non è tenuto ad acquisire il benestare dell’altro genitore. Deve solo comunicare la meta e un contatto.
Questo solo nel caso in cui il viaggio non infici il diritto dell’altro genitore di trascorrere del tempo con il figlio.
In tal caso è necessario trovare un accordo e, in difetto, rivolgersi al Tribunale per essere autorizzati espressamente al viaggio.
Se uno dei due genitori è inadempiente, rispetto alla comunicazione od al rispetto dei tempi di visita dell’altro, si può portare la questione al giudice il quale potrebbe commissionare una sanzione e, nei casi più gravi, persino condannare il genitore inadempiente a risarcire il danno che l’altro genitore o lo stesso figlio hanno subito un pregiudizio per il fatto di essere stati costretti ad una lontananza forzata.
Solo nel caso in cui la meta prescelta per il viaggia possa risultare pericolosa per il minore, il genitore può chiedere ad un giudice di impedire che l’altro porti il bambino in un determinato luogo per un periodo di vacanza (ad esempio in un Paese instabile politicamente o in guerra, o in un posto insicuro, insalubre, etc. per il bambino).

Sarà onere dell’istante dimostarne la pericolosità al giudice.

Anche nel caso di affidamento esclusivo  valgono le stesse regole, salvo che l’affido esclusivo non sia accompagnato da specifiche restrizioni da parte giudice.

 

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